Vigilanza privata: cambiare mentalità per una sicurezza sussidiaria efficace

Riprendiamo questa lettera al Presidente del Senato firmata da Massimo da Gragnano, una guardia giurata con un’esperienza di 40 anni. Si tratta di una possibile integrazione alla proposta di riforma di cui abbiamo già parlato e che mira ad ottimizzare e rendere più efficace l’attività di sicurezza sussidiaria posta in essere dalle pattuglie di vigilanza privata. Per poter operare in vera sussidiarietà rispetto alle forze dell’ordine occorre infatti disporre di informazioni sul territorio e soprattutto di poter effettuare accertamenti ed osservazioni raccogliendo informazioni per finalità investigative anche al di fuori degli obiettivi aziendali e di servizio assegnati. Come? Con un’App per identificare le targhe di veicolo rubati e con l’installazione di dash cam a bordo delle auto di servizio. A margine di queste richieste, l’autore ci ha consegnato un’altra proposta: stabilire un tetto massimo annuale oltre il quale le ore straordinarie in più siano detassate.

Reggello 05 gennaio 2024
AL SENATORE IGNAZIO BENITO MARIA LA RUSSA
PRESIDENTE DEL SENATO DELLA REPUBBLICA
PALAZZO MADAMA
00186 ROMA

Oggetto: Disposizioni in tema di monitoraggio territoriale di prevenzione del crimine ad opera delle Guardie Particolari Giurate in supporto sussidiario alle Forze dell’ordine.

Visto. L’articolo 50 della Costituzione Italiana in cui si legge “Tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità”;

Visto il regolamento del Senato della Repubblica e in particolare gli articoli 140 e 141;

Premesso che

Nell’elenco degli Istituti di vigilanza pubblicato sul sito della Polizia di Stato (datato 14/04/2022) si annoverano 450 istituti certificati ex UNI 10891 (7 dei quali in costanza di certificazione scaduta o sospesa). Di questi 450, 110 istituti hanno certificato anche la centrale operativa secondo la norma UNI CEI EN 50518.

QUANDO SI PARLA DI “INQUADRAMENTO GIURIDICO DÌ PUBBLICI UFFICIALI CON FUNZIONE DÌ AGENTE DÌ PUBBLICA SICUREZZA”, LA SUSSIDIARIETA’ ALLE FORZE DI POLIZIA IN TEMA DI PREVENZIONE PRESCINDE DA UN CONTROLLO DEL TERRITORIO GLOBALE CONSAPEVOLE, TALE DA POTER RACCOGLIERE ANCHE INFORMAZIONI PER FINALITA’ INVESTIGATIVE.

E’ acclarato che con questa organizzazione e questa estensione, la vigilanza privata, a livello nazionale, in tema di prevenzione e controllo del territorio POTREBBE ESSERE più complementare e sussidiaria alle carenze organiche delle forze dell’ordine, avendo raggiunto un livello molto alto e qualificato.

Dico POTREBBE ESSERE, perché in tema di vigilanza privata, nella mia lunga esperienza operativa, ho dovuto distinguere il concetto di controllo intervento connessi esclusivamente al servizio affidato, dal concetto di prevenzione pura, che è un’altra cosa.

Nello specifico, è opportuno sottolineare che, in tema di un pattugliamento territoriale, è certo che quello effettuato dalla vigilanza privata è molto più capillare di quello delle forze dell’ordine, in quanto chiamato a percorrere costantemente strade interne, strade vicinali, strade secondarie e strade private. Quindi la copertura e la presenza costante di pattuglie della vigilanza sul territorio, supportate da centrali operative che sono dotate di software cartografici in grado di gestire in tempo reale la localizzazione satellitare di risorse sul territorio, disponendo delle più moderne soluzioni per gestire le flotte di mezzi terrestri, è in grado di fornire un supporto efficace di monitoraggio preventivo.

E’ possibile quindi valorizzare la potenzialità dell’intera copertura della flotta, intesa come un insieme di tutti gli istituti, ai fini di un’osservazione globale consapevole.

Facoltà di effettuare accertamenti e osservazioni e raccogliere informazioni per finalità investigative al di fuori degli obiettivi aziendali assegnati.

Tuttavia la prevenzione sussidiaria, nel suo significato pieno, prescindendo da un’attenta osservazione del territorio assegnato alla Gpg, deve essere estesa anche fuori dagli obiettivi aziendali. Questo per dire che è necessario innanzitutto considerare superato lo stereotipo della Gpg ingessata al concetto di servizio come esclusiva azione sull’obiettivo affidato.

Solo il cambiamento di questa mentalità operativa può valorizzare il concetto di prevenzione della guardia particolare giurata e rafforzarne le potenzialità. A condizione però che, se la guardia dovesse notare sul territorio di sua competenza situazioni meritevoli di approfondimenti, essa goda prima di tutto del supporto del proprio Istituto per situazioni sospette ma non pertinenti direttamente agli obiettivi aziendali, oltre che di strumenti e tecnologie per effettuare verifiche rapide ed efficaci.

Immaginiamo in tal modo la Gpg formata dagli Istituti nella sua funzione operativa con una mentalità più aperta, proiettata verso la pura prevenzione, attività che si traduce anche in una complementare facoltà di raccogliere osservazioni utili alla prevenzione anche per finalità investigative. Con tale finalità la GpG si sottintende dotata di un libretto di verbali fornito dalla questura.

Gpg aggiornata su attività criminali in essere sulla zona pattugliata

Considerato che la gpg attraversa territori presi di mira dalla criminalità senza esserne consapevole, il tipo di informazioni di cui potrebbe disporre renderebbe certamente la sua presenza e la sua osservazione sul territorio più efficace. Se la Gpg dispone di un’applicazione attraverso la quale può verificare se sulla zona di sua competenza si sono verificati-intensificati i furti, attraverso una mappatura, avrà modo di alzare il livello di attenzione, non solo per elevare la propria sicurezza, ma anche quella dei committenti e dei cittadini. In alternativa le forze dell’ordine potrebbero aggiornare le Gpg attraverso l’istituto di vigilanza con comunicazioni, fornendo indicazioni precise sul modus operandi relativo a targhe, spostamenti ecc. in modo che l’osservazione sia più mirata possibile, e formulando richieste di segnalazioni immediate in casi specifici.

Un’App per identificare le targhe di veicolo rubati

Al fine di non caricare le forze dell’ordine di verifiche preliminari, con una semplice applicazione la GpG dovrebbe essere messa in condizioni di controllare la targa di veicoli sospetti e allertare le forze dell’ordine solo all’esito del rilievo di mezzi rubati.

Dash cam a bordo delle autovetture di servizio

Al fine di un monitoraggio più completo del territorio si rende utile dotare le autovetture della vigilanza privata di una dash cam. In tal modo si riesce a coprire in videoregistrazione in maniera molto più capillare la rete stradale, integrando l’osservazione della gpg. Durante il pattugliamento per finalità investigative potranno essere registrati movimenti riconducibili ad attività criminose.

Io sottoscritto Massimo da Gragnano. Nato a Lucca il 13 aprile 1959 , ritenendo opportuno esporre considerazioni di merito, formate nel corso di una esperienza nel settore vigilanza e prevenzione di ben 40 anni in qualità di Gpg, al servizio di due Istituti di vigilanza privata, disponendo dei requisiti legali per porgere questa istanza, in qualità di cittadino della Repubblica Italiana,

CHIEDO

Al Senato della Repubblica: Disposizioni atte a rafforzare la potenzialità operativa delle guardie particolari Giurate in tema di monitoraggio territoriale di prevenzione consapevole del crimine, in supporto sussidiario alle Forze dell’ordine.

Fonte: Vigilanzaprivataonline.com