Terni: ‘perquisiti’ al supermercato ma non hanno rubato nulla. «Non finisce qui»

La denuncia di una madre: «Andremo in questura per la querela. Alla base c’è un pregiudizio»

«Non è possibile che una borsa venga svuotata di fronte a tutti, senza chiamare le forze dell’ordine, solo perché si ha il sospetto, infondato, che una persona abbia rubato qualcosa. Quanto accaduto è frutto del pregiudizio, senza ombra di dubbio». A parlare, per fatti accaduti nella tarda mattinata di sabato 9 Dicembre in un Conad situato alla prima periferia est di Terni, è una madre il cui figlio 30enne, che si trovava a fare la spesa nello store insieme alla fidanzata, è stato intercettato dalla responsabile del negozio. «In pratica qualcuno ha segnalato ‘movimenti’ sospetti relativi a mio figlio e alla fidanzata e la responsabile li ha raggiunti – racconta la donna – per poi prendere la borsa della ragazza e svuotarla davanti a tutti. Non avevano sottratto nulla ma la cosa, sinceramente, non poteva finire lì». La stessa madre, appreso il fatto, si è recata presso il supermercato, così come la polizia di Stato, allertata dalla donna, per verbalizzare l’accaduto. «Lunedì mattina andrò in questura a sporgere denuncia – conclude la signora -. Quanto accaduto è grave, non si possono perquisire i clienti ma devono essere le forze dell’ordine, nel caso, a farlo. E mi sento di dire che alla base c’è un semplice quanto triste pregiudizio: mio figlio ha i capelli lunghi, veste un po’ ‘largo’, e questo è bastato a qualcuno per sospettare di lui. Per la responsabile dello store la vicenda è finita lì, dopo la ‘perquisizione’. Per noi no».

Fonte: www.umbiraon.it