L’agitazione indetta da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs: “Estendere a tutta la regione il contratto integrativo attivo nelle aziende in provincia di Bari e Bat”
Più sicurezza per i lavoratori e l’estensione a tutta la Puglia del contratto integrativo attivo nelle aziende in provincia di Bari e Barletta-Andria-Trani: queste le rivendicazioni principali degli addetti alla vigilanza armata e ai servizi di sicurezza in sciopero questa mattina davanti alla Prefettura di Bari. Circa 300 le persone in presidio per l’agitazione regionale proclamata da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs regionali, che hanno anche chiesto di incontrare il prefetto, Francesco Russo. “Questa rivendicazione va avanti da circa due anni – spiega Barbara Neglia, segretaria generale della Filcams Cgil Puglia -. Il contratto integrativo deve essere esteso a tutta la regione per evitare discriminazioni in base ai territori. In questo modo sarebbero riconosciuti gli stessi diritti come, per esempio, il premio produzione e il welfare”.
La categoria, spesso nelle prime pagine di cronaca a causa degli assalti ai portavalori, chiede anche maggiore sicurezza. “Ci sono criticità ordinarie – spiega Marco Dell’Anna, segretario generale della UilTucs Puglia – come lo stato dei mezzi e dei dispositivi di protezione personale, ma anche l’emergenza assalto ai portavalori, soprattutto in Puglia. Chiediamo con forza alla prefettura di condividere un piano straordinario con le forze di sicurezza, coinvolgendo anche il ministero dell’Interno”. Quanto al contratto, conclude, “è fondamentale anche governare il mercato pugliese impedendo forme di concorrenza sleale”.
Fonte articolo e foto: rainews.it