Vedetta 2 Mondialpol, il “caso Como” e lo stato di agitazione

Le difficili condizioni di lavoro, il basso salario, le problematiche legate a salute e sicurezza, lo scarso personale e le scelte unilaterali. Questi i nodi da sciogliere per i lavoratori e le lavoratrici di Vedetta 2 Mondialpol, ieri (10 maggio, ndr) in presidio e in stato d’agitazione.

Tutto è nato a causa della grande mole di dimissioni dall’azienda a Como dove molti dipendenti, complice la situazione economica, hanno di fatto portato una complessiva riduzione il personale, non reintegrato dall’azienda, con il conseguente incremento dei carichi di lavoro su chi è rimasto.

Da oltre un anno le organizzazioni sindacali territoriali e la Rsu aziendale hanno intrattenuto corrette relazioni industriali con Vedetta 2 Mondialpol Spa; relazioni improntate a calmierare il disagio dei lavoratori sottoposti a un alto grado di stress a causa di una cronica carenza di personale, siglando un accordo nel luglio 2022 che ha incentivato i dipendenti prevedendo una compensazione economica temporanea.

Alla scadenza dell’accordo, considerato che le condizioni di disagio proseguivano (pur con una iniziale attenuazione dovuta principalmente al fatto che era calato il tasso di dimissioni tra i dipendenti di Vedetta 2 Mondialpol Spa), sindacati e azienda si sono rimesse al tavolo di trattativa per discutere nuove compensazioni economiche ed un miglioramento delle condizioni di lavoro. Questo, attraverso correttivi organizzativi, di salute e sicurezza e di valorizzazione delle professionalità. Il tavolo di trattiva ha prodotto un’ipotesi di accordo successivamente bocciata dall’assemblea dei lavoratori.

La stessa assemblea ha dato mandato alle organizzazioni sindacali e alla Rsu di proseguire la trattativa.  Il giorno successivo, però, l’azienda ha proposto alle segreterie nazionali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs un’ipotesi di accordo nazionale, che ricalcava in larga parte l’ipotesi bocciata a Como, delegittimando di fatto il tavolo locale.

L’azienda, pur ribadendo la propria disponibilità a proseguire la trattativa a livello locale, nei fatti non ha formulato proposte utili alla soluzione delle problematiche e non si è discostata sostanzialmente da quanto proposto a livello nazionale. Il 21 aprile la stessa direzione aziendale ha poi comunicato l’interruzione unilaterale delle trattative.

I lavoratori, riuniti nuovamente in assemblea il 27 aprile, hanno dato mandato alle organizzazioni sindacali territoriali di aprire lo stato di agitazione e di avviare le procedure di raffreddamento previste dalla legge sul dritto di sciopero nei servizi essenziali.

In seguito al successo del presidio di giorno 8 e al mancato raggiungimento di un accordo di raffreddamento, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs chiederanno la convocazione in Prefettura e metteranno in campo altre iniziative volte a portare un miglioramento tangibile e duraturo delle condizioni di lavoro dei dipendenti di Vedetta 2 Mondialpol Como.